
Rassegna stampa 08/09/2025
8 Settembre 2025
Il Premio letterario Elba Raffaello Brignetti al TG2
9 Settembre 2025L’Elba celebre la letteratura: Sandro Veronesi vince il premio Brignetti 2025
Una serata memorabile che consacra l’isola come crocevia internazionale della cultura.
La scorsa sera del 6 settembre, Portoferraio ha vissuto una delle sue pagine più luminose. Nell’area archeologica della Linguella, avvolta dal fascino del mare e illuminata da una spettacolare luna piena, si è celebrata la 53ª edizione del Premio Letterario Internazionale Elba, Raffaello Brignetti, che ha visto trionfare Sandro Veronesi con il romanzo Settembre nero (La nave di Teseo).
La platea, con alcune centinaia di spettatori, ha salutato la proclamazione con entusiasmo, consapevole di assistere non solo a un premio letterario, ma a un evento capace di proiettare l’Isola d’Elba sul palcoscenico internazionale della cultura.
Il saluto della città e il valore del premio
La serata si è aperta con il caloroso intervento del Sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, che ha dato il benvenuto agli ospiti ricordando quanto la città sia orgogliosa di accogliere una manifestazione di tale prestigio. Nocentini ha sottolineato come il Premio Brignetti, consolidatosi negli anni, rappresenti per Portoferraio un ponte di riconoscimento e di notorietà che accresce il ruolo dell’isola nel panorama culturale nazionale e internazionale.
Non meno significativo è stato l’intervento del Presidente del Comitato Promotore, Roberto Marini, che ha voluto ribadire la vocazione internazionale del premio. Con parole appassionate, Marini ha espresso compiacimento per il successo della manifestazione e ha ricordato come, anno dopo anno, il Brignetti confermi la sua grandezza, rafforzando la posizione dell’Elba come centro di riferimento culturale di rilievo per l’Italia e per l’estero.
La voce del vincitore
Sandro Veronesi, nel ringraziare la giuria e il pubblico, ha voluto legare la sua vittoria alle radici profonde che lo uniscono a questa terra: “Ricevere questo premio qui, su quest’isola, ha per me un significato speciale. Camminare tra queste coste, intrise di memoria etrusca e di storia, è un ritorno intimo e prezioso alle origini”. Le sue parole hanno restituito il senso autentico del Brignetti: non soltanto un riconoscimento di valore letterario, ma un atto di comunione con la memoria e con l’identità culturale di un territorio.
La parabola dei finalisti
Se Veronesi ha conquistato il premio, non meno significativa è stata la forza degli altri due finalisti, Vittorio Lingiardi con Corpo, umano (Einaudi) e Sandra Petrignani con Autobiografia dei miei cani (Gramma Feltrinelli). Le tre opere, considerate insieme, tracciano una vera e propria parabola della vita.
“Il passato storico”, con i suoi drammi e le sue verità talvolta crudeli, emerge nelle pagine che intrecciano memoria privata e vicende collettive, ricordando che la storia resta una guida indispensabile per capire il presente.
“Il presente dei sentimenti” diventa invito alla comprensione reciproca, a un umanesimo fatto di delicatezza e di empatia, necessario per vivere in un mondo più solidale.
“Il futuro della coscienza e della scienza”, attraverso la riflessione sul corpo e sulla conoscenza, si fa promessa di crescita, di salute e di relazioni umane più autentiche. Così, quantunque il premio Brignetti si identifichi con vincitore, il vero patrimonio di questa edizione è l’insieme delle tre opere: un trittico complementare che, intrecciato, restituisce la ricchezza e la complessità della condizione umana.
Un preludio conviviale
La cerimonia è stata introdotta da un momento di accoglienza elegante, con un raffinato rinfresco composto da assaggi e delicatezze di vario gusto, che ha offerto agli ospiti l’occasione di incontrarsi e scambiare impressioni in un clima disteso e cordiale. Anche l’organizzazione tecnica ha rivelato grande attenzione: l’acustica limpida, le luci ben calibrate e la disposizione ordinata delle sedute hanno contribuito a creare un’atmosfera armoniosa e gradevole. A impreziosire l’attesa, una proiezione sul grande schermo di fotografie d’epoca della Linguella, capace di restituire il fascino del luogo agli inizi del Novecento e di tracciare un ideale ponte tra memoria storica e presente.
L’Elba come ponte culturale
Il Premio Brignetti, nato nel 1962, si conferma non soltanto come uno dei riconoscimenti più prestigiosi del panorama letterario italiano, ma come un ponte tra letteratura e territorio, tra Isola e continente, tra Italia e mondo. La sua longevità e la sua capacità di attrarre figure di primo piano lo rendono oggi un marchio di prestigio che contribuisce a far conoscere l’Elba non solo per il suo mare, ma anche come luogo di cultura.
Uno sguardo al futuro
L’edizione 2025 segna dunque un nuovo traguardo: Portoferraio e l’Isola d’Elba non hanno semplicemente ospitato un premio, ma hanno riaffermato la propria vocazione culturale internazionale. La serata del 6 settembre rimarrà nella memoria non soltanto per la vittoria di un grande scrittore, ma come simbolo di un’Isola che, attraverso la letteratura, ha saputo aprirsi al mondo, offrendo al nostro Paese e oltre i confini nazionali, l’immagine di un luogo capace di unire bellezza naturale, storia millenaria e pensiero universale. L’Elba, che il mare circonda ma che la cultura spalanca, con il Premio Brignetti si conferma dunque, un faro centrale capace di irradiare bellezza e pensiero ben oltre i confini nazionali.
Alberto Zei