TRE ROMANZI IN LIZZA PER IL PREMIO 2009 |
PORTOFERRAIO. Concluso il lavoro della giuria letteraria, guidata da Alberto Brandani, che ha definito i tre finalisti della trentasettesima edizione del premio letterario internazionale isola d'Elba, intitolato alla memoria di Raffaello Brignetti. Scelti due romanzieri italiani che se la vedranno con un collega americano, per la conquista del concorso creato da Rodolfo Doni nel 1962. Si tratta di Mario Fortunato, autore di "Quelli che ami non muoiono" (Bompiani), Giorgio Montefoschi, che ha scritto "Le due ragazze con gli occhi verdi"(Rizzoli) e quindi "Inverno alla Grand Central" (Nottetempo) firmato da Lee Stringer. Il lavoro della giuria quest'anno è stato certamente più complesso, visto l'alto numero di partecipanti al premio letterario isolano, ritenuto da molti, uno dei più importanti d'Italia. Sono stati, infatti, 120 i testi giunti al Comitato promotore, diretto da Icilio Disperati o alla giuria tecnica composta di 15 tra letterati e giornalisti. Adesso l’analisi dei testi prosegue con l'esame da parte dei 45 giudici lettori, chiamati poi a votare il romanzo preferito. Alle soglie di giugno si tireranno le somme e alle scelte dei giudici popolari si aggiungeranno quelle definitive di ogni membro della giuria letteraria e scaturirà il vincitore. Succederà a "Ravel"(Adelphi) scritto da Jean Echenoz, il transalpino che trionfò nel 2008. La cerimonia di premiazione è prevista per il 20 giugno, sabato sera nella città medicea presso il Teatro napoleonico dei Vigilanti, e il vincitore riceverà l'assegno della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, maggiore sostenitore dell'evento culturale, insieme a Comune di Portoferraio, Apt e altri enti pubblici e privati. "Prima della serata finale, sono ancora previsti -commenta Disperati - gli incontri con l'autore che abbiamo avviato un paio di anni fa, per portare le opere finaliste a contatto diretto con il pubblico, per uno scambio di idee tra autori, le giurie e gli appassionati lettori ed anche gli studenti. Un appuntamento chiamato “Caffè letterario” e quanto prima definiremo le date di questi incontri che si svolgeranno alla Gran Guardia".
I TRE ROMANZI FINALISTI
Scenari, geografie reali e geografie degli affetti, il tutto per offrire una seducente, incursione nel nostro passato prossimo, negli anni in cui il mondo cambiava. Mario Fortunato ci vuol far notare che la scrittura, la memoria, può diventare racconto e dare immortalità alle persone che abbiamo amato. Come in un romanzo. Quindi ci parla di Borges che conosce le persone attraverso le loro mani, Laura Betti che scrive a Tony Blair, Matt Dillon che telefona per curiosità E così via per altri noti personaggi per tratteggiare la Roma del vento e dei poeti, oppure Berlino e un Muro che cade insieme a molte granitiche certezze, New York e gli inquilini dei suoi palazzi, e poi Tangeri, Londra.
L'eros è il grande protagonista di questo romanzo. Pietro e Laura si sono amati da ragazzi e si rivedono, casualmente, dopo vent'anni, e di nuovo scoppia una passione, anche se Laura è sposata e madre di due figli. Si rendono conto che stanno forzando le loro vite; i sensi di colpa e un evento drammatico chiudono definitivamente la vicenda. Ma dieci anni più tardi il destino si accanisce e Pietro incontra per caso Maria, la figlia maggiore di Laura. E’ la copia della madre e nascono allora attrazioni, sensi di colpa e la situazione è davvero difficile.
Lee Stringer lavorava agli inizi degli anni 80 come copywriter pubblicitario, poi tutto precipita fino all’incontro con la droga e l’alcool. Cade nel fango della strada, a vivere come un senza tetto a New York presso la Grand Central Station. È una storia di crisi e resurrezione, la storia vera dell’autore, semplice ma efficace. L’autore propone ai lettori, le sue difficoltà per poi riuscire a tornare ad una vita migliore grazie alla scrittura. Un ottimo esempio di memoir, con una sorprendente nuova immagine di New York.
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