LE ULTIME SUL PREMIO ELBA PRIMA DELLA SERATA FINALE |
PORTOFERRAIO. Tappe di avvicinamento alla serata di premiazione del premio letterario internazionale isola d'Elba, prevista per il 14 giugno a Capoliveri, in piazza Matteotti alle 21. Il Comitato promotore ha esaminato le schede di votazione ed emergerà il nome del vincitore della trentaseiesima edizione. Intanto Emerico Giachery, una delle colonne portanti della giuria letteraria del concorso isolano, si prepara a presentare il suo nuovo libro, tale manifestazione è prevista per venerdì 13 giugno alle 21.30 al De Laugier di Portoferraio. Non solo, Stefano Masciarelli e la sua band mettono a punto l'evento conclusivo. Il noto attore comico e showman, sarà il conduttore animatore dell'appuntamento culturale isolano più atteso dell'anno, e di certo prepara ogni dettaglio della cerimonia che designerà l'erede di Bijan Zarmandili, il trionfatore del 2007 con "L'estate è crudele"(Feltrinelli). Prima dell'incontro conclusivo, al mattino, presso il Grand Hotel Elba International, alle ore 11, è prevista la rituale conferenza stampa per dire ufficialmente dell'esito del concorso letterario. Longo, Livaneli e Echenoz, rispettivamente autori di"Dieci" Adelphi), "Felicità"(Gremese) e "Ravel"(Adelphi), attendono il verdetto, come del resto tutto l'ambiente culturale isolano, italiano ed europeo. Alberto Brandani, presidente della giuria e Icilio Disperati presidente del Comitato, annunceranno l'esito delle votazioni. Lo staff gestionale è quindi pronto a gestire questi ultimi tre momenti e di particolare interesse si annuncia l'incontro dedicato a Giachery, da molti anni membro permanente della giuria letteraria del premio Elba. Sarà illustrata una ennesima pubblicazione del professore, intitolata "Abitare poeticamente la terra" edita da Lumières Internationales.Un saggio poetico di riflessione sui grandi temi della bellezza e dell'amore, a tratti introspettivo e autobiografico,ed a presentare il docente interverranno Giuseppe Battaglini, storico ed ex dirigente del settore cultura del Comune di Portoferraio, Licia Baldi già professoressa di greco e latino al liceo Foresi e Alberto Risaliti, direttore di “Isole di Toscana Magazine”. L'incontro è aperto al pubblico e in caso di maltempo si svolgerà presso il Grand Hotel Elba International di Capoliveri. . E vediamo le caratteristiche di questa nuova pubblicazione riprendendo alcune recensioni. Un saggio poetico di riflessione sui grandi temi della bellezza e dell'amore, a tratti introspettivo e autobiografico, garbato canto della memoria e testimonianza di ricerca di un'arte del vivere intesa soprattutto come pietas verso la vita, prende l'avvio da un probabile passo di Hölderlin "poeticamente abita l'uomo su questa terra" citato e commentato da Heidegger nel suo noto saggio "Hölderlin e l'essenza della poesia". L'autore del singolare testo è professore emerito di Letteratura italiana moderna e contemporanea dell'Ateneo romano, ha insegnato presso l'Università di Ginevra ed è un raffinato intellettuale che per tutta la vita ha interpretato testi letterari e poetici dando il massimo rilievo alle problematiche della parola scritta. Emerico Giachery, grande viaggiatore sempre alla ricerca di "paesi con l'anima" e dei luoghi abitati dai poeti, ha pubblicato monografie su Verga e su alcuni dei più grandi poeti italiani (Pascoli, D'Annunzio, Ungaretti, Montale) occupandosi anche della grande poesia in dialetto del Belli e di Albino Pierro. (elaborazione dal sito http://www.unilibro.it/f) Dal professor Emerico Giachery viene una preziosa novità editoriale, nella quale si fa riferimento alla Fede Bahá’í. Il libro in questione ha per titolo: “Abitare poeticamente la terra” - Carpena Edizioni Lumières Internationales Lugano. Con questo volume la casa editrice inaugura la collana “Poeticamente”, attraverso la quale si vuol dare corpo a quelli che Emerico Giachery chiama i “paesi dell’anima”.Breve estratto della citazione a pagina 169, capitolo intitolato “Luce di cortesia, musica di tenerezza”: “Ho sempre apprezzato il fatto che ai seguaci della fede bahá’í (una religione di tendenza ecumenica predicata nell’Ottocento in Persia da Bahá’u'lláh e ora diffusa in tutto il mondo) la pratica universale della cortesia venga prescritta addirittura nei testi sacri. Con la sua fiorita eloquenza orientale, Bahá’u'lláh insiste in esortazioni su questo tema: “sii degno della fiducia del tuo vicino e trattalo con viso sorridente e amorevole” (…)”.Non è la rima volta che il professor Emerico Giachery scrive della Fede Bahá’í. Anche nel volume “La vita che da barlumi”, alla pagina 107, del capitolo “Due virtù”, riporta analoghi elogi della Bellezza Benedetta e della Sua Rivelazione divina. (dal sito http://lafedebahaiinitalia.wordpress.com/) UNA BIOGRAFIA DI EMERICO GIACHERY Emerico Giachery, ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea nella Facoltà di Lettere di Roma Tor Vergata, ora a riposo, pur continuando a mantenere frequenti contatti con gli studenti. Dopo la laurea a Roma, assistente alla cattedra di Alfredo Schiaffini, suo maestro amatissimo; poi lettore di lingua italiana a Nancy e a Berna. Dopo aver conseguito la libera docenza in letteratura italiana, professore incaricato nelle Università di Cagliari e Macerata. Per un quinquennio ordinario di Lingua e letteratura italiana a Ginevra. Infine, prima del definitivo approdo a Roma, ordinario a Genova e all’Aquila, dove è stato anche preside di Facoltà. Tra le sue opere in volume meno lontane nel tempo si possono ricordare: Metamorfosi dell’orto e altri scritti montaliani, Bonacci, Roma 1985 (esaurito); Nostro Ungaretti, Studium, Roma 1988; Trittico pascoliano, Bulzoni, Roma 1989; Verga e D’Annunzio, seconda edizione interamente ristrutturata, Studium, Roma 1992 (alla prima edizione erano stati conferiti il premio “G. D’Annunzio” a Pescara e il premio “G. Verga” a Catania); Dialetti in Parnaso (dedicato ad alcuni tra i maggiori poeti in dialetto), Giardini, Pisa 1992; Letteratura come amicizia, Bulzoni, Roma 1996; Luoghi di Ungaretti, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1988, “Pas-de-deux” per la poesia di Alberto Caramella, Vecchiarelli, Manziana 2000, scritto in collaborazione “amebea” con la consorte Noemi Paolini, con la quale ha di recente pubblicato un molto impegnativo e combattivo libro “a due voci”, Ungaretti ‘verticale’, Bulzoni, Roma 2000, che mette in luce la piena legittimità e la centralità dell’istanza religiosa nella poesia di Ungaretti; La parola trascesa e altri scritti, Vecchiarelli, Manziana 2000, indaga la parola poetica che aspira a trascendersi in leggerezza e luce (in Petrarca, Ungaretti, Luzi) e la multiforme presenza di Orfeo. L’avventura del sogno, Stango editore, Roma 2002, è una sorta di singolare “sinfonia onirica” che collega interpretazioni di sogni, testi letterari e memorie. In preparazione un nuovo volume su Montale. A uno dei maggiori dialettali del Novecento è dedicato Albino Pierro grande lirico, Genesi Editrice, 2003. Gioia dell’interpretare. Motivi, Stile, Simboli, Carocci editore, Roma 2006, ripercorre i momenti essenziali dell’incontro fra linguistica e interpreta testi esemplari di Leopardi, Verga, Ungaretti e Gadda. Nel 2007 appare Belli e Roma. Tra Carnevale e Quaresima, Edizioni Studium, Roma. In corso di pubblicazione Abitare poeticamente la terra. |